Viaggi in Piemonte, Gurro: Piccola comunità scozzese

Itinerari insoliti, da raggiungere durante le vacanze o nei week-end in tutte le stagioni dell’anno. Possibilmente con mezzi alternativi all’auto: in treno o in bus, con la bicicletta e, se siete dei buoni camminatori, anche a piedi. Le indicazioni sono volutamente sommarie, sta alla vostra curiosità ed intraprendenza fare dell’itinerario una meta. (Spunti tratti da “L’altra Italia”, Panorama n. 844-1982 e riverificati a tutt’oggi su Google).

A 16 k. da Cannobio, sul versante piemontese del Lago Maggiore, a Gurro (310 abitanti), c’è una piccola comunità scozzese. Fu nel 1525 dopo la battaglia di Pavia, dove Carlo V sconfisse Francesco I (“Tutto è perduto fuorché l’onore”), che un battaglione di mercenari scozzesi si installò nel paese di Gurro. La minoranza scozzese si è inserita talmente bene da condizionare i costumeni del luogo: fino a qualche decennio fa gli abitanti si dividevano in sole cinque “casate” (cinque cognomi), proprio come i clan scozzesi. Inoltre i gurresi sono conosciuti nella zona per la loro “parsimonia”. In luglio si tiene a Gurro la festa del costume: le donne del paese indossano costui tradizionali che vengono confezionati con 14 metri di stoffa ognuno. Le sottogonne sono ancora in stoffa scozzese e sono molto simili al kilt. Fino a cento anni fa il kilt era normalmente indossato dagli uomini. I costui più belli sono esposti nel piccolo museo del paese, dove è possibile trovare anche un disco con l’incizio di tutta la leggenda di Gurro. (Da Domodossola 18 km.)