L’era della connessione e dell’accesso a Varese

Mauro Sabbadini, blogger e vice-presidente dell’ARCI di Varese, ha aperto la serata di venerdì 18 marzo presso Filmstudio’90 dedicata al “Web e comunicazione sociale. WordPress, una risorsa per le associazioni” introducendo gli ospiti che avrebbero poi dato forma e colore alla serata. Il filo conduttore di tutti gli interventi è stato quel particolare fenomeno che caratterizza il web: la condivisione dell’esperienza intesa come partecipazione attiva da parte degli utenti.

Marco Giovannelli, direttore di “VareseNews”, ha illustrato il recentissimo e rapido sviluppo del web. “VareseNews”, per esempio, è nata nel 1997 in un contesto temporale in cui erano registrati pochissimi domini “.it”, nessuno comunicava tramite e-mail e neppure i comuni avevano un proprio sito internet per comunicare con i cittadini. Nel 2000-2001 avviene la cosiddetta “fase speculativa”: internet dà importanza e rilievo a qualsiasi cosa ospiti sui suoi siti.

Nel 2003 nasce la comunità virtuale di “MySpace” e l’insieme di tutte quelle applicazioni che permettono l’interazione sito-utente (blog, forum, chat, sistemi quali Wikipedia, Youtube, Facebook, Myspace, Twitter, Gmail, WordPress, ecc.) denominate Web 2.0: sono i primi passi dell’era della connessione e dell’accesso. Nasce la consapevolezza che d’ora in poi il mondo non si dividerà più fra chi ha e chi non ha, ma fra chi è connesso e chi non lo è. L’anno successivo è nato Facebook, sito web di reti sociali, secondo solo a Googleper numero di accessi giornalieri. Infine il 2010 è stato l’anno del cambiamento fondamentale perché segnato dalla diffusione su larga scala di “Google”. Da questo momento in poi internet diventa parte della vita quotidiana della maggioranza delle persone con effetti di carattere comunicativo e comportamentale, quali lo scambio di informazione tramite e-mail e la necessità di essere sempre “on-line”. Comprendiamo, quindi, come l’arrivo di internet abbia rivoluzionato, velocizzato e semplificato le modalità di comunicazione fra le persone.

Il web, inoltre, supera ormai altri mezzi di comunicazione, come quello televisivo e quello cartaceo, in quanto non necessita della figura del mediatore o dell’editore per  poter pubblicare. Il media, infatti, è di natura aperto: l’utente stesso è generatore di contenuti e si sta sviluppando sempre più il “giornalismo partecipato”. I social network sono, infatti, uno strumento di condivisione potente che consentono all’utente di mettere in risalto i temi  della quotidianità personale e i temi maggiormente dibattuti con i propri conoscenti.

In seguito Francesco Brezzi, fondatore nel 2002 dell’etichetta indipendente varesina “Ghost Records” e referente dell’Associazione culturale il “Carosello”, ha sottolineato come in futuro quelli che ora consideriamo gli utenti finali saranno i “media” che condivideranno, o in gergo “shareranno” le news, verso un atteggiamento di maggior apertura verso l’utente finale (altrimenti detto “user friendly”).

Anche la discografia ha seguito l’evolversi della tecnologia digitale e, di conseguenza, le modalità di ascolto da parte delle persone sono cambiate. Significativa per la discografia è stata l’evoluzione di “Napster”, un programma di condivisione file (ossia “file-sharing”) attivo dal giugno 1999fino al luglio 2001. L’ ”esperienza Napster” ha decretato un profondo spartiacque fra il precedente modello di business che si appoggiava sulle case discografiche e sulla proposizione esasperata dei nuovi brani musicali su tv, radio, … e una nuova mentalità che supportava il “file-sharing” che permetteva alle band di farsi conoscere senza appoggiarsi ad una casa discografica e di rivolgersi direttamente al proprio pubblico. Poter ascoltare i brani musicali prima di comprare tutto l’album è stato un desiderio del grande pubblico ignorato per lungo tempo. In questo modo, l’utente finale è messo al centro dell’esperienza, in quanto può ascoltare preventivamente, apprezzare, condividere con altri utenti ed esprimere il proprio gradimento semplicemente cliccando, come spesso capita a chi utilizza i social network, sul tasto “Mi piace”. “Napster” ha visto rapidamente avvicinarsi il suo epilogo in quanto violava il copyright ed ha lasciato il ruolo di “vetrina musicale” ad altri sistemi di condivisione legalmente istituzionalizzati, come per esempio “I-Tunes”.

In seguito Andrea Ganugi, responsabile di redazione del Notiziario, ha introdotto Gianluca Gibilaro e Nicole Colombo della società cooperativa gallaratese “Hagam”, che hanno illustrato come oggi chiunque possa pubblicare dei contenuti su un sito senza necessariamente disporre di approfondite competenze tecniche o della mediazione di professionisti del settore. Il Notiziario delle Associazioni, infatti, dispone al suo interno di “sotto-siti” e “sotto-blog” autonomi e personalizzati per grafica e contenuti da parte dei loro protagonisti, ma in connessione gli uni con gli altri (ossia un sito “multisight”). Ciò a cui punta il Notiziario è un’accessibilità sempre maggiore e buona indicizzazione sui motori di ricerca come Google, ormai considerato come il monopolista della mediazione.

La serata è stata anche occasione per la collaboratrice Erica Besoli di presentare la proposta intitolata: L’idea vincente”: la nuova rubrica del Notiziario delle Associazioni”. L’invito è quello di contattare la redazione e presentare la propria idea di riscatto in ambito professionale ed artistico. Ogni  mese verrà scelta la storia più curiosa e originale alla quale sarà dedicato un pezzo o un’ intervista.

Fabiana Spozio e Daniele Canci, rispettivamente curatrice di recensioni teatrali ed operatore video, invece, hanno proposto di dare molto più spazio sul web alle rappresentazioni teatrali, in quanto in questo momento storico al teatro non viene riconosciuto il giusto valore: il Notiziario è un valido strumento che offre il suo supporto.

Hanno chiuso la serata alcuni protagonisti dei Blog delle Associazioni del Notiziario, quali l’onirico pittore varesino Fabio Mercuri; la professoressa Spriano, portavoce del “Portale L’Idea e la Parola (Associazione Attilio Cannella)”; la scrittrice esordiente Amilca Ismael originaria del Mozambico e Michela Barzi, architetto urbanista e collaboratrice del Notiziario.