Scultura e musica si incontrano in Canton Ticino con Claudio Rossi e Omar Mariani

 

Venerdì 8 settembre a Muzzano, nel Canton Ticino (Svizzera) sarà inaugurata dalle ore 18 la mostra La scultura come accordo armonico tra le forme dell’architetto e scultore Claudio Rossi. Su iniziativa del Dicastero alla Cultura del Comune di Muzzano, la mostra proseguirà fino a domenica 10 settembre e prevederà anche la partecipazione del musicista Omar Mariani, suonatore di hang.

L’hang è uno strumento idiofono a percussione diretta capace di ricreare sonorità ampie e suggestive, declinate ora in ritmi incalzanti e ora in sottofondi di accompagnamento più distesi e meditativi. Uno strumento forse ancora poco diffuso, originale e insolito, che lascia spazio alla creatività e alla voglia di sperimentare su timbri caldi dal fascino esotico.

Claudio Rossi, architetto e scultore. Il suo percorso prende le mosse dalla falegnameria del padre, che era anche fisarmonicista e maestro di musica; sotto lo sguardo paterno apprende i rudimenti della tecnica artigianale, sperimenta il piacere sensoriale della lavorazione del legno e, soprattutto, scopre di possedere una notevole abilità manuale unita ad una fervida creatività. A questi primi anni risale quindi la predilezione per il legno che sarà protagonista di molti progetti elaborati in veste di architetto ed anche quello spiccato interesse per la forma che lo condurrà a realizzare le prime sculture in bronzo ed in pietra, alla ricerca di una propria espressività e di una propria cifra stilistica.
Per lunghi periodi l’architetto ha necessariamente il sopravvento sullo scultore ma la sperimentazione artistica sulla materia e sulla forma è una passione che accompagna Claudio Rossi da sempre, affiancando e forse talvolta anche offrendo spunti originali alla sua attività professionale dedicata alla progettazione.

All’inizio degli anni ’80 si avvicina alla fusione in bronzo a cera persa e scopre, lavorando in fonderia, le finezze di una tecnica tanto complessa quanto affascinante. Appartiene a questo periodo un ciclo di opere in bronzo di rara intensità.

Nelle sculture recenti il legno è il materiale predominante. Plasmare l’opera immaginata, potendola lavorare quasi all’infinito scivolando sulle morbide superfici, lo conquista definitivamente, portandolo verso nuovi percorsi tra forme astratte, linee ed emozioni.

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