Martedì 23 gennaio, Roberto Damiani presenta il libro “Pedalare per la pace” a La Tela di Rescaldina (VA)

Martedì 23 gennaio, per la rassegna “Incontro con l’autore” e all’interno delle iniziative promosse in occasione del Giorno della Memoria, l’autore legnanese Roberto Damiani sarà ospite all’osteria sociale La Tela di Rescaldina (Strada Saronnese, 31), per raccontare il viaggio che l’ha portato da Auschwitz a Roma in bicicletta e che ha raccolto nel libro “Pedalare per la pace” (Bradipolibri). Ben 2.147 chilometri percorsi, per non dimenticare e per ricordare l’impegno di Gino Bartali che, spingendo proprio sui pedali, salvò centinaia di vite.

«L’idea del viaggio è nata dalla volontà di rendere omaggio a Gino Bartali che con i suoi allenamenti tra Firenze ed Assisi trasportò documenti che contribuirono a salvare circa 800 persone dalla deportazione nei lager. Sono vittorie certamente più importanti di ogni Giro o Tour vinto da Gino», ricorda Roberto Damiani. «Il libro è nato come diario del viaggio, legato a riflessioni e stati d’animo vissuti in quelle che ho definito “99 ore in una bolla”. Sono stati 13 giorni, di cui 99 ore pedalate, fuori dal tempo e dentro noi stessi. Un viaggio vero, un viaggio da Auschwitz a Roma e non il contrario, come quello che avrebbe voluto fare ogni prigioniero. Dalla prigionia a casa. Dalla morte alla vita».

La scelta di usare la bicicletta per il viaggio è il risultato di una passione coltivata fin da giovane e che è diventata anche professione. «Il ciclismo è vita anche perché è un tributo alla fatica, ma alla fatica vera e sana, alla fatica che nobilita, alla fatica che ti regala identità e che dunque ti contraddistingue dagli altri. Se poi questo trasferimento in bicicletta inizia in uno dei luoghi dove è stato commesso uno dei più orrendi genocidi di massa della storia dell’umanità e termina nella città che è simbolo della cristianità, è indubbio che quel tipo di pedalata nasconda qualcosa di più totalizzante e coinvolgente, quasi la ricerca del proprio io e di una nuova dimensione in cui poter vivere meglio», scrive Paolo Viberti nel suo contributo al libro. «Ecco, credo che il viaggio di Roberto risponda al desiderio di conversare con il suo inconscio. Perché pedalando lo si fa meglio, lo si fa sino in fondo, lo si fa senza sotterfugi e confortati dal coraggio dei forti. Una volta per sempre».

L’incontro è ad ingresso libero.

Per informazioni: www.osterialatela.it