L’arte leonardiana brilla al Monastero di Cairate con “Seme di Luce” dal 28 settembre al 13 ottobre

Presentato a Villa Recalcati, sede della Provincia di Varese, alla presenza del Sindaco di Cairate Paolo Mazzucchelli e di funzionari della Provincia di Varese il programma culturale “Seme di Luce”, che si terrà dal 28 settembre al 13 ottobre 2019 al Monastero di Santa Maria Assunta di Cairate, splendida proprietà della Provincia di Varese le cui radici riportano alla leggenda longobarda di Manigunda.

Mentre in tutto il mondo fervono le ultime celebrazioni per l’anno leonardiano, che ricorda i cinquecento anni dalla scomparsa di Leonardo da Vinci, nelle antiche stanze conventuali del Monastero un collettivo internazionale di nove artisti esporrà appunto opere dedicate alla luce e al genio leonardesco. Il progetto, a cura di Carla Tocchetti, presidente di Beautiful Varese, è anche la terza edizione di una manifestazione che dall’inizio del 2019 ha toccato Varese (Velate) e Monza, coinvolgendo ad ogni tappa nuovi artisti per inedite collaborazioni e approfondimenti sul tema leonardesco. La manifestazione si avvale del patrocinio della Provincia di Varese, del Comune di Cairate, della Proloco di Cairate, della Fondazione Comunitaria del Varesotto, e del progetto Varese4UArcheo. A sottolineare la collaborazione in essere con artisti ed esponenti del mondo della cultura monzese, è stato concesso il patrocinio del Comune di Monza, del Circolo Fotografico Monzese e del Gruppo di Cultura Grafologica Monza e Brianza.

Punto focale del programma, presente sin dall’inizio a Velate, sono le installazioni “Tempio della Vita” e “Fiore della Vita” a cura del duo monzese BOBOEEM (Elisabetta Bosisio e Maria Teresa Bolis) che, attraverso un singolare uso di “luce nera” trasformerà la Chiesa settecentesca, inglobata nel Monastero accanto all’affresco del leonardesco Aurelio Luini. La mostra “Seme di Luce” include anche le opere di H.H. Stillriver, di origini americane, con creazioni ceramiche luminose e di Maria Teresa Bolis, di origini svizzere, con oli su tela dedicati alla luce. Altre cinque installazioni sono state concepite appositamente per le suggestive stanze del Monastero: l’artista di origine tedesca Sabine Barnabò utilizza lampade al neon per lanciare un messaggio sul tema dell’ambiente; Elisabetta Bosisio è presente in due sale prospicienti il Chiostro con una installazione ispirata al progetto leonardesco del paracadute e dedicata al destino del Pianeta; la messicana Maria Teresa Gonzales Ramirez è presente al piano superiore con una macro-installazione artistica sulla luce; la danese Judith Byberg impreziosisce la Cappelletta delle monache con alcune opere in feltro lavorato a mano e illuminato; Maria Elena Danelli propone una riflessione emozionale attraverso poesie “aeree” luminose fatte di tessuto; infine Trixi Bulla, artista di origini austriache, presenta alcune creazioni luminose nate da una sperimentazione materica su vecchie radici di grandi alberi che vivono nelle foreste alpine.

Il programma culturale è inoltre arricchito da alcuni incontri a tema: il 12 ottobre alle ore 16 all’interno della sala Maggioni Anna Boracchi e Margherita Daverio del GCG Gruppo di Cultura Grafologica – Monza e Brianza terranno la conferenza intitolata “Segreti luci e ombre nella scrittura di Leonardo”. Il giorno seguente, alle ore 16 sempre nella sala Maggioni l’architetto monzese Roberto Piva proporrà la relazione “Il codice di Leonardo. La geometria nascosta”. Il progetto avrà termine il medesimo giorno dalle ore 18.30 con una installazione luminosa dedicata al Fiore della Vita di Leonardo, che verrà realizzata in tempo reale anche con la partecipazione del pubblico, nel Chiostro del Monastero. Durante tutta la manifestazione, all’interno di sala Maggioni sarà esposta documentazione fotografica delle attività svolte da Beautfiul Varese a Velate e Monza, a cura dell’architetto varesino Alessandro Giacomello e del Circolo Fotografico Monzese.