“La Commedia della Pazzia”: alla Sala Polifunzionale Bennet di Lavena Ponte Tresa sabato 31 ottobre

Sabato 31 ottobre 2015, presso la Sala Polifunzionale Bennet di Lavena Ponte Tresa, andrà in scena lo spettacolo “La Commedia della Pazzia” di Mauro Piombo e Lisa Zuccoli, con Zahira Berrezouga, Maria Augusta Balla, Davide Cuccuru, Antonella Delli Gatti, Michele Guaraldo e Orlando Manfredi.

L’evento, a cura dell’associazione Terra e Laghi – Festival di teatro nell’Insubria, avrà una durata di circa 75 minuti e sarà rivolto ad un pubblico di età superiore ai 14 anni.

Di seguito la sinossi:

Dal vivo, la grande tradizione italiana della Commedia dell’Arte. Con riferimento ad alcune immagini allegoriche arcaiche, La commedia della pazzia nasce dalla sottana della donna, dal delirio sentimentale di Adalia, l’amorosa. Le maschere sono l’evocazione della sua pazzia. Claudio, l’uomo della fantasia di Adalia, è un parto gemellare della sua mente fattosi imprevedibilmente carne… 

La ricerca frenetica dell’ “ideale uomo” da parte di Adalia e dell’ “ideale donna” da parte di Fulvio, un amoroso annoiato dalle donne, è il filo conduttore del canovaccio: in una sorta di carnevalesco “mondo alla rovescia” i protagonisti vestiranno l’una i panni di un uomo e l’altro quelli di una donna; è un classico espediente comico, ma anche un viaggio iniziatico di due giovani alla scoperta del maschile e del femminile. Il tema del doppio coinvolge tutti i personaggi della commedia e li trascina in un carosello di equivoci e situazioni grottesche. La conclusione, alla maniera delle favole rappresentative, è un lieto fine in cui si coniugano amore e pazzia.

Pur nel rispetto dell’Improvvisa, dei suoi tipi fissi (amorosi, zanni, vecchi), qui la ricerca si è svolta nel segno della reinvenzione, coniugando tradizione ed innovazione: i tratti caratteristici della Commedia dell’Arte sono il fondamento dello spettacolo e l’idea di far vivere personaggi immaginari per arginare il bisogno d’amore domina la tradizione occidentale, è quindi contemporaneamente antica e moderna.

Il linguaggio primo è la Maschera, sorta di spirito diabolico che si traduce in rito pagano; la voce e la parola si rifanno ad un universo multiculturale nel quale si mescolano canti, armonie, cacofonie e guazzabugli linguistici. La messa in scena si è avvalsa dell’azione creativa degli attori, veri artefici della commedia“.

Lo spettacolo, nell’estate del 2003, ha rappresentato l’Italia in due festival europei: l’Avignon Off in Francia e il InCurt di Tarragona in Spagna, rientrando nel progetto Laboratorio Permanente sulla Commedia dell’Arte.

La Commedia della Pazzia” ha inoltre partecipato alle Olimpiadi della Cultura (Torino, febbraio 2006) e nell’agosto 2006 è stata portata sul palco del V Festival Internacional de Máscaras e Comediantes di Lisbona (Portogallo).