Il vecchio e il giovane, cinquanta opere d’arte di Milo Lombardo e Luca Bonfanti

Dal 6 al 14 Ottobre presso le splendide sale affrescate di Villa Visconti Borromeo Litta a Lainate, si tiene la Settima mostra d’arte tour Italia “Il Vecchio e Il Giovane 2011-2014”, opere di Milo Lombardo e Luca Bonfanti realizzate sugli scritti del poeta Marcello Rossetti riguardanti le bellezze del nostro Paese: chiese e basiliche, trulli e palazzi, teatri e piazze, viali e stradine.

Attraverso questo percorso, il visitatore ha occasione di sperimentare l’arte al servizio dell’arte: un cammino figurato che vuole essere un omaggio alle bellezze della penisola raffigurate da “il Vecchio” e “il Giovane”, ossia da due generazioni differenti. E’ un omaggio sincero alle bellezze della “Terra Italica”. Colori e forme, astrazioni e cromatismi innovativi: ciascuno secondo la loro personale ed originalissima sensibilità, i due artisti immortalano le bellezze dell’Italia. Sono cinquanta tele (venticinque per ciascun artista), ispirate a venticinque poesie dello scrittore Marcello Rossetti che canta nel suo stile “Il bel paese ch’Appennin parte e ‘l mar circonda e l’Alpe”. Milo Lombardo e Luca Bonfanti rappresentano due generazioni che s’incontrano contemplando l’Italia. E Rossetti la canta. La mostra “Il Vecchio e Il Giovane” voluta dalla città di Lainate, vuole suggerire questo confronto generazionale al di là dell’effettiva differenza anagrafica. Ma la distanza anagrafica si annulla sulla tela: il “Vecchio” diventa “Giovane” per slancio e vitalità e il “Giovane” diventa “Vecchio” per saggezza e abilità pittorica. Perché nell’arte non esiste “Vecchio e Giovane”. Esiste solo “Il Bello”. Quel “Bello” che ci circonda e che tutto il mondo ci invidia. Il bello che Rossetti, imprenditore nella vita e poeta nella sua dimensione più intima, ci racconta in versi. Un progetto che canta e colora l’Italia e che non poteva non essere abbracciato dalla rivista “Tesori d’Italia” che dell’Italia si fa promotrice da sempre. Il progetto Il Vecchio e Il Giovane si arricchisce di nuova linfa artistica dal volere del suo curatore, che prende spunto dall’idea del Grande Genio di Leonardo, che voleva unire insieme tutte le arti senza far distinzione tra arte maggiore ed arte inferiore. Dall’antico concetto espresso dal Grande Maestro, il curatore ed il suo Staff umilmente, fanno proprio tale pensiero e portano sullo stesso piano in mostra l’arte Pittorica, la Scrittura, la Danza, la Musica e la Recitazione. Il progetto così si completa con le altre grandi arti, la Danza del Maestro Roger che ricrea attraverso l’emozioni del movimento del corpo, la nascita dell’opera d’arte di Milo e Bonfanti e i pensieri dello scrittore Rossetti; la musica del Maestro Colombo che attraverso lo studio delle opere dei due artisti e la lettura delle riflessioni dello scrittore, compone, crea, con le note, musica che spieghi e completi le stesse opere e vesta il movimento del danzatore; infine, ma non ultimo, la recitazione che dona voce al pensiero degli scritti di Rossetti e completa l’ammirare le tele esposte.