East Media: scenari di comunicazione digitali e sociali ad Est

Questa mattina al Teatro Santuccio di Varese si è tenuta una conferenze nell’ambito di Glocal News dal titolo: “East media, scenari di comunicazione digitali e sociali ad Est”. Emanuele Vitali, partner per la formazione digitale della rete dei Social Media Marketing Day, verso le ore 10.15, ha preso la parola e illustrato i punti salienti dell’incontro: in primis ha parlato dello scenario digitale globale, come secondo punto dei motori di ricerca non utilizzati nell’Est del mondo e infine cosa fare per l’Expo.

Con una piccola introduzione Vitali ha spiegato che è importante muoversi in un contesto globale, e capirne le possibilità. Bisogna sapere cosa si ha in mano, a che livello e soprattutto come e in che posizione localizzarsi. Bisogna pensare a livello globale ricordandosi che il digitale è importante soprattutto per i paesi lontani dai nostri. Ci dice anche che la Russia e la Cina hanno il 50% delle spese Tax Free in Italia, dalla Cina sta aumentando il numero di coloro che vengono da noi e cercano partner commerciali. Nella top 10 dei paesi che spendono di più nel nostro paese troviamo la Russia, l’Ucraina, il mondo cinese, la Corea e il Giappone.

La Russia ha circa 76milioni di utenti in internet, mentre la Cina ne ha 632, infatti non esistono Facebook e Twitter; è il governo che regola tutto (per es. Linkedin).

Al giorno d’oggi viviamo in un’era digitale: siamo sempre connessi a Google e ai Social Network, abbiamo l’idea di essere liberi di navigare ma in realtà non abbiamo la consapevolezza dei numerosi messaggi che ci arrivano (per es. offerte di acquisto). Esistono ben 2,1 miliardi di utenti digitali al mondo di cui 1,3 miliardi usano Internet in Occidente e gli altri invece chi sono? Abbiamo altri attori che sono i Russi, i Cinesi e i Coreani anche se esistono delle differenze ben evidenti, per es. la Russia è più aperta all’informazione occidentale, Google viene usato per ben il 25%, mentre in Cina Google scende al 4% (probabilmente utilizzato dagli occidentali che risiedono lì) e infine in Corea, il paese più digitale al mondo, l’utilizzo di Google scende al 3%. Allora sorge spontaneo chiedersi: quali motori di ricerca utilizzano questi paesi? Baidu Tieba potrebbe essere definito il “Google cinese”, la comunicazione è molto più commerciale e l’utente non ha idea di quale pubblicità ci sia dietro. Yandex è invece il motore di ricerca dello Zar di Russia. Diverso è invece il discorso per i Social Media in Cina dove, come detto prima, non esistono Facebook, Twitter e You Tube ma troviamo: Trecent QQ (che è una sorta di Skype/Messenger) con più di 2 milioni di utenti, We Chat che sta arrivando anche in Italia, ed è una sorta di Facebook e Watsapp messi insieme, Sina Weibo (molto simile a Facebook e a Twitter) e infine Youku Tudou utilizzato per i video.
La Russia, invece, è più aperta, infatti utilizzano Facebook, Twitter e You Tube e molto seguito è anche Live Journal che è americano.

Infine Vitali conclude l’incontro dando alcune dritte sull’Expo chiedendosi: cosa bisogna fare da subito? Innanzitutto comunicare nella lingua dell’utente in modo corretto e rispettoso, in secondo luogo la geolocalizzazione è importantissima (coloro che vengono dai paesi dell’Est trovano tutte scritte in italiano e in inglese ma il problema è che non sanno leggerle) e infine bisogna utilizzare i loro social network per comunicare nel modo migliore possibile.
Concludo con un proverbio cinese molto riflessivo con cui Vitali ha salutato il pubblico presente: “quando soffia il vento del cambiamento alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento”.