Di terra e di cielo 2016: “Un altro mondo” domenica alle Cantine CoopUF di Varese

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Prosegue la rassegna Di terra e di cielo 2016 e in programma domenica 15 maggio alle 19.00 (con replica alle 21.00) ci sarà il film inchiesta Un altro mondo di Thomas Torelli (Italia 2014, 63′) che verrà proiettato alle Cantine CoopUF di via De Cristoforis, 5 a Varese.

E’ un documentario che racconta il viaggio dell’umanità alla scoperta di se stessa ed esplora la relazione fra noi, il mondo e l’universo come un tutto unico, riscoprendo connessioni universali ben note alle tradizioni antiche, ed oggi spesso separate in maniera innaturale poiché incomprese. È il pellegrinaggio dell’uomo verso la riconquista e la legittimazione di un posto nell’universo, sia come singolo che come collettività, per creare una propria realtà.

Inchiesta sull’universo e sulle relazioni tra i suoi elementi, il documentario vuole aiutare a riscoprire quella forza necessaria ad una vita orientata alla serenità che, sebbene insita nell’uomo, appare sempre più oscurata dalle moderne concezioni su tempo e spazio. Attraverso interviste a scienziati, ricercatori, medici, filosofi, nativi americani e sacerdoti Maya si fa spazio l’idea di un’unità che lega insieme ogni cosa, dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande.
Avere come obiettivo la riconciliazione tra uomo e universo, sulla carta, può sembrare folle, sconsiderato o almeno ambizioso oltre il normale. Eppure, anche se il fine del film di Thomas Torelli sia propriamente quello, non c’è traccia di fastidio né di ridicolo involontario nell’ora e poco più della sua durata. Ricerca sulle relazioni tra singolo e infinito, Another World può essere letto a due diversi livelli, dipendentemente dall’adesione che lo spettatore sceglierà di dare. Che la si prenda come un insieme di squinternate elucubrazioni tutte confluenti verso un “semplicissimo” concetto oppure come un punto di svolta da cui partire per cambiare il proprio sguardo, la sfida proposta dal regista può dirsi ugualmente vinta: nel primo come nel secondo caso, infatti, sempre di una presa di coscienza si tratterebbe, di un riconoscimento del proprio atteggiamento verso il mondo, della volontà di entrare o meno in sintonia con una determinata vibrazione. (Marco Chiani – Mymovies)

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