Dalla Biennale dello spazio pubblico di Roma il “via” definitivo al progetto

Dal 12 al 14 maggio scorso, si è svolta a Roma la Biennale dello spazio pubblico, promossa dall’Istituto Nazionale di Urbanistica del Lazio, dall’Università degli Studi Roma Tre e dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica. Alla Biennale, che aveva come tema “I luoghi delle donne”, è stato presentato il progetto su Varese “Lo spazio conteso”, nato dell’idea di un gruppo di persone, composto da una urbanista, un esperto in comunicazione e un esperto di cinema, che si è trovato a pensare a come si potesse raccontare la contesa dello spazio pubblico che si sta svolgendo nella città di Varese. Nel progetto è stato poi coinvolto un gruppo di studenti del corso di laurea in Scienze della comunicazione dell’Università dell’Insubria, che ha la sua sede in città, i quali stanno svolgendo un tirocinio formativo presso il Notiziario delle Associazioni.

“Lo Spazio conteso” ha fatto parte dei cinque primi esiti delle ricerche sul tema, discussi nella mattinata di venerdì 13 maggio. Davanti ad una cinquantina di persone, tra cui architetti, urbanisti e studenti della facoltà di architettura (la Biennale si è svolta presso la “Casa dell’Architettura”), la città di Varese è stata mostrata attraverso le complessità che nascono da un diversificato intendere lo spazio pubblico, sia da parte dei cittadini, sia da parte dell’amministrazione comunale. Tra la primavera e l’estate 2010 infatti, nella città di Varese, sono emersi una serie di casi nei quali lo spazio pubblico si presentava come oggetto di una contesa. Gli spazi presi in esame sono Viale Milano e il parchetto del quartiere di Viale Valganna. Già dalle prime ricognizioni sui casi in oggetto, la componente femminile dei fruitori di questi spazi pubblici era l’elemento che dava senso all’averli messi insieme per animare il progetto.

La presentazione alla Biennale (scarica il file) è stata realizzata in power point e costituisce lo schema per la realizzazione di un filmato finale, obiettivo dell’autunno 2011. Vista la caratteristica composita del team di lavoro, un elaborato audiovisivo è stato considerato il miglior modo per dare conclusione al progetto.

Non resta che attendere qualche mese, dunque, per avere l’esito finale di questa avventura tra lo spazio pubblico varesino, che ha accolto molto successo sia all’interno dello stesso team organizzativo, che alla presentazione alla Biennale.