Cortisonici 2016: all’edizione Made in oriente vince la Corea del Sud

cortisonici

Si è da poco conclusa la tredicesima edizione di Cortisonici, un appuntamento varesino ormai entrato a far parte della tradizione locale. Il festival è stato aperto con il concerto di Mauro Ermanno Giovanardi, che a 5 anni dal suo ultimo cd, è tornato ad esibirsi al teatro Santuccio di Via Sacco.

Il concorso non era mai stato così internazionale: delle 745 opere proposte, ne sono state selezionate 25 per la fase finale; i film provengono da 14 nazione diverse e si passa dalla  bielorussia  all’ estremo oriente. Ad opere europee e Nord americane, se ne aggiungono tre in rappresentanza dell’ Italia.

La giuria era composta da Renato Chiocca, Vittorio Cosma, Roberto Della Torre e da Lorenzo Ostini.

Il vincitore di questa edizione all’ insegna dei Corti made in oriente è stato “Dystopia” (Corea del Sud) di Bak Sunyong. Questa la motivazione: “Per la forza espressiva, il rigore stilistico, la capacità di costruire una narrazione essenziale senza privare lo spettatore del piacere della suspense e della sorpresa, e per il valore e l’importanza del concetto espresso: una metafora cupa ma efficace della condizione dell’uomo contemporaneo”.

Una menzione speciale è stata data a “Vonk” (Olanda) di Kuba Szutkowski e Edgar Kapp per il valore di umana fratellanza che il film, sostenuto da una regia matura e da una messa in scena brillante, grottesca e ironica allo stesso tempo, è in grado di esprimere.

Il premio “Ronzinanti” è stato assegnato dall’ Associazione Cortisonici a “Mamie, qu’est-ce que tu fais là?!” di Corentin Romagny, Pierrick Chopin. Si tratta di un cortometraggio in pieno Cortisonici style: divertente, folle, ironico e spiazzante. Sostenere questo cortometraggio significa sostenere lo spirito del nostro festival.

Invece il premio della giuria degli studenti è stato assegnato a “Same blood” (Bielorussia), mentre il pubblico ha votato “Bellissima” di Alessandro Capitali.

Un’ edizione ricca, da tutti i punti di vista, piena di passione e di partecipazione; Massimo Lazzaroni,  il direttore organizzativo Cortisonici, afferma che questo è  un’ appuntamento che ormai si è accreditato come un momento di incontro e confronto per il cinema di domani.