“Cittadini in transito”: riflessione sul tema del diritto di cittadinanza per le seconde generazioni

Martedì 24 luglio alle ore 21.45 per il Festival “Da vicino nessuno è normale”, la Compagnia teatrale Alma Rosé porta in scena la nuova produzione “Cittadini in transito”. Lo spettacolo avrà luogo all’ex O. P. Paolo Pini di Via Ippocrate 45 a Milano. Ingresso a pagamento.

Per informazioni e prenotazioni: 02-66200646 | olinda@olinda.org

 

La Compagnia teatrale Alma Rosé gira Milano e provincia con i suoi spettacoli, porta il teatro in luoghi nuovi, scardinando i tragitti abituali e invitando il pubblico a vivere la città in modo nuovo. Le Seconde Generazioni e il diritto di Cittadinanza, tema centrale di quest’anno, ci mettono di fronte al tema dell’essere cittadino, in un momento di grande crisi. Un tema comune a tutti, declinabile a tutti i livelli, non solo per i nuovi italiani di fatto. Pensiamo che la grande diversità di culture e di esperienze che abitano la nostra città possano rappresentare nuove opportunità per diventare cittadini consapevoli e non passivi.

Con la nostra nuova produzione vogliamo dare vita a un racconto collettivo che metta insieme musica, testimonianze, racconti e che nasce dal bisogno profondo di ritrovarsi in tanti a riflettere e rispecchiarsi dentro le storie di ognuno. Per una serata di festa, di spettacolo, di passione civile. Sul palco i 2 attori e autori della Compagnia Alma Rosé, Manuel Ferreira e Elena Lolli e ben 7 musicisti per un concerto multietnico. La direzione musicale è affidata al polistrumentista Mauro Buttafava e a Massimo Latronico dell’Orchestra di Via Padova. Il punto di partenza sono i ragazzi della Seconda Generazione. Sono nati in Italia, parlano italiano, studiano la storia italiana, la letteratura italiana, ma non sono italiani. A questi si aggiungono quelli che in Italia non sono nati, ma sono adolescenti e si trovano di fronte a una tripla difficoltà: quella di provenire da una esperienza di sradicamento e di affrontare il processo di ridefinizione di sé come adolescenti e nello stesso momento essere alla ricerca della propria identità. Vivono a cavallo di due mondi. Riconoscere la Cittadinanza è riconoscere loro il diritto di essere cittadini legittimi, di fare parte di una comunità, di un Paese, di cui di fatto fanno già parte. Le Seconde Generazioni sono il nostro specchio. Nelle loro storie noi ci specchiamo e scopriamo che siamo fatti dello stesso pluralismo.

Immagine di Ilaria Turba