A Villa Guardia si terrà la fiera “l’isola che c’è” il 17 e 18 settembre

“Benvenuti nell’era dell’autenticità”, titola così Edward Docx, giornalista culturale per The Express, il suo articolo sul tramonto del post moderno ripreso da Il corriere della sera del 3 settembre. «Questo crescente desiderio di una maggiore veridicità ci circonda da tutte le parti. Lo possiamo constatare nella specificità dei movimenti food local, per i cibi a chilometri zero. (…) Lo possiamo vedere nel modo con il quale i brand stanno cercando di prendere in considerazione l’etica. I valori tornano ad avere importanza. (…) Sogniamo di riscattarci dalla volgarità dei consumi».

In chiusura: «Specificità, valori, autenticità sono in aperto conflitto con il postmodernismo. Stiamo dunque entrando in una nuova era. Potremmo provare a chiamarla “l’età dell’autenticità”. Vediamo un po’ come andranno le cose». Se volete avere un assaggio di “come andranno le cose”, o meglio di come potrebbero andare, non perdete L’isola che c’è a Villa Guardia il prossimo 17 e 18 settembre. Chiamarla fiera non rende pienamente la ricchezza di elementi e la complessità che la caratterizza. Alla fiera ci sono i produttori locali, attenti agli aspetti bio-eco-solidali. Ci sono le associazioni di volontariato che, viste così tutte insieme, restituiscono con forza l’idea che una economia diversa possa esistere: fatta di scambio, relazioni, progetti che funzionano. Ci sono gli eventi musicali, i giochi, gli spettacoli. Gli incontri mettono a fuoco temi che sempre permeano l’universo de L’isola, ma che qui trovano l’occasione per sollecitare una riflessione comune ed andare più a fondo, come in una operazione di carotaggio. Si parlerà di legalità e mafia al nord; di “ben-essere” da un punto di vista, per una volta, meno estetico e più ontologico; di volontariato come bene comune, analizzato nel suo valore economico e sociale dal sociologo Aldo Bonomi. Ma anche di mobilità sostenibile, energia solare e via per quella strada che cerca soluzioni “eque”, da un punto di vista economico, sociale, etico.

In ultima analisi soluzioni “giuste” per una realtà sociale che vive una crisi che è economica ed etica insieme e che, per questo, ci interroga sulla nostra stessa identità. Quanto a lungo può durare? È la domanda che partendo da considerazioni legate all’ambiente e al suo sfruttamento attraversa ogni ambito. Quello economico: quanto possiamo reggere una economia che si alimenta della sua stessa crescita, in una involuzione che si pretende infinita. Quello sociale, le cui disparità hanno smesso di interrogare le coscienze per bussare direttamente alla porta di casa. Quello politico che si vede investito da continui, autorevoli e corali richiami alla moralità e all’etica. “Indignatevi!” ci scrive Stéphane Hessel dai suoi 93 anni. In un libricino di 60 pagine chiede di recuperare i valori della Resistenza, ma non solo: di recuperare ambizioni e voglia di cambiare la società. 650mila copie solo in Francia, tradotto ovunque. “L’educazione alla solidarietà” articolo di Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto, su Il Sole 24 ore del 4 settembre spiega che occorre più che mai un cambiamento di mentalità e di stili di vita: alla logica egoistica dell’accaparramento bisogna opporre un’educazione alla solidarietà e allo spirito di servizio in vista del bene comune. Tanti inviti a cambiare con l’urgenza che non è in gioco solo il presente, ma anche il futuro più prossimo. All’Isola ci si prova, da 8 anni, ognuno portando il suo contributo, mettendolo in comune, creando reti e relazioni che innescano meccanismi virtuosi, risparmio, ottimizzazione delle risorse, economia solidale e … udite udite, crescita: basta non misurarla solo in termini monetari, ma piuttosto in qualità della vita, occupazione, risposte ai bisogni reali. Anche i visitatori dell’isola crescono: di anno in anno si è fatta un appuntamento importante per il territorio comasco.

Eppure c’è chi con un sorriso comprensivo guarda e vede solo ingenuità, illusione, utopia. Sono gli stessi per cui i politici sono tutti uguali, per cui le cose vanno così e così continueranno, sono quelli che tirano avanti, ma non spostano mai la linea dell’orizzonte più in là. Per loro la terra era piatta e tale è rimasta. Se siete tra loro, alla fiera troverete occasioni di shopping insolito e buon divertimento. Tutto il resto è per i “naviganti e poeti”, i pochi rivoluzionari e i molti, sempre di più, per cui una realtà diversa c’è ed è sempre più vicina e concreta. L’isola che c’è è lì, forte di risultati autentici, a dimostrarlo.

Vi aspettiamo tutti, sognatori e increduli, nella nuova Era al Parco comunale di Villa Guardia
(Co), sabato 17 e domenica 18 settembre, dalle 10.00 alle 23.00.
Info: www.lisolachece.org – mail: fiera@lisolachece.org
Organizzano: L’associazione L’isola che c’è – rete comasca di economia solidale e AVCCSV
– Associazione Volontariato Comasco – Centro Servizi Volontariato, con il
patrocinio e il contributo di Banca Etica, BCC Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù, CIA
Como, CNA Como, Confcooperative Como, Coop Lombardia, Coop. Garabombo,
Fondazione Provinciale della Comunità Comasca, LegaCoop Como, Comune di Villa
Guardia, Provincia di Como – Assessorato Agricoltura.

Per incontrare i protagonisti della Fiera, sapere le novità legate a espositori, produttori,
laboratori e degustazioni, conoscere i temi su cui verteranno i dibattiti e avviare il blog “News
km 0” costruito e alimentato da volontari della comunicazione, è indetta una conferenza
stampa mercoledì 14 settembre alle ore 11.30 al mercato CortoBio accanto a Porta Torre.
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