Una cosa è certa: finirà male tra Ademola Lookman e l’Atalanta, che non intende assecondare la volontà del nigeriano di andare all’Inter. Ed allora potrebbe esserci una traumatica soluzione finale.
Ademola Lookman e l’Atalanta sono ai ferri corti, se non cortissimi. Il 27enne attaccante nigeriano, vincitore del Pallone d’Oro africano nel 2024, dove si era fatto preferire ad un certo Mohamed Salah, ha espresso tutto il suo disappunto nei confronti del club orobico per la situazione che si è venuta a creare. Lookman ambisce a trasferirsi ad un grande club ed ora la provincia rappresentata dall’Atalanta gli sta stretta. Gli sta stretta soprattutto dopo un anno di attesa, dopo che nell’estate del 2024 il Paris-Saint Germain era sembrato molto vicino ad acquistarlo. Sia chiaro che l’Atalanta ha dato tanto a Lookman, come lui stesso ha dato tanto all’Atalanta.
Con la quale ha vissuto la notte più bella della sua carriera, parole sue, in riferimento alla vittoria della Europa League nel 2024. Il calciatore però adesso si sente tradito dalla dirigenza orobica, con la quale c’era un accordo per la sua cessione in caso di chiamata da parte di un grande club. Ora quella chiamata è giunta, a dodici mesi di distanza dall’interessamento del PSG. Dodici mesi fa l’Atalanta si oppose alla cessione di Lookman, limitandosi a vendere uno solo dei suoi gioielli, ovvero Teun Koopmeiners, finito alla Juventus per una sessantina di milioni o giù di lì.
Da allora vige un accordo per il quale una nuova chiamata da una big non verrà ostacolato dall’Atalanta. Ed allora che cosa sta succedendo? Lookman è molto stizzito, al punto da togliere ogni riferimento all’Atalanta dai suoi profili social e dall’aver mandato un certificato medico disertando il raduno della squadra (dopo avere saltato pure il comunque facoltativo pranzo con compagni e staff tecnico di qualche giorno fa). A suo dire il sodalizio bergamasco starebbe tirando troppo la corda con l’Inter, che ha mostrato un importante interessamento nei suoi confronti. Il prezzo fissato dalla famiglia Percassi per Lookman è di 50 milioni di euro, soldi che i nerazzurri milanesi non vogliono spendere, fermandosi a 43 milioni più 2 di bonus. Proposta respinta dalla Dea.
Il Napoli invece potrebbe facilmente mettere sul piatto tutti questi soldi, ma Lookman ha in testa solo l’Inter, e quindi la pista che lo porterebbe ai campioni d’Italia in carica sembra destinata a non portare a nulla. Il pomo della discordia sta proprio in quel patto raggiunto tra l’entourage del giocatore e la dirigenza l’anno scorso. Per l’Atalanta, la promessa di cessione ad una big ha validità solo per l’estero mentre Lookman e chi lo rappresenta ritiene che sia da considerare anche per la Serie A. Ma adesso potrebbe avvenire qualcosa di clamoroso.
Ed a svelarlo è Andrea D’Amico, storico procuratore calcistico che ha svelato come Lookman possa addirittura ottenere senza troppe difficoltà la rescissione del contratto che lo lega all’Atalanta, nonostante una scadenza fissata al 30 giugno 2027. In tal caso la società lombarda otterrebbe comunque un indennizzo di quasi 10 milioni di euro, ma non sarebbe la stessa cosa che cederlo a 50 milioni o anche più. C’è un precedente in tal senso, creato dal caso che vide contrapposti il centrocampista Lassana Diarra ed il Lokomotiv Mosca nel 2014.
In sintesi si tratta di una sentenza che vide Diarra ottenere ragione in sede di giustizia sportiva ed anche civile in merito alla libera circolazione dei lavoratori nell’Unione Europea. A causa di “norme non eque” sui trasferimenti, Diarra fu costretto a stare fermo per una intera stagione, ed è per anche per questo che fece ricorso. Diarra rescisse il quadriennale allora in essere con i moscoviti dopo una sola stagione e fu anche condannato a pagare 10 milioni di euro di risarcimento.
La sentenza però è stata del tutto ribaltata, dando ragione all’intanto ormai ex giocatore francese. Ora lo stesso potrebbe fare Lookman con l’Atalanta sfruttando l’articolo 17 del regolamento FIFA che potrebbe consentirgli di andare via a costo zero. Esattamente lo stesso scenario che avrebbe potuto paventarsi tra Khvicha Kvaratskhelia ed il Napoli a gennaio scorso, quando il ds partenopeo Giovanni Manna confessò che “eravamo quasi sotto ricatto”, riferendosi al giocatore ed al suo procuratore, che avevano voluto a tutti i costi andare al PSG già nel corso dello scorso calciomercato invernale.
L’art. 17 del regolamento FIFA consente ad un calciatore di ottenere la rescissione dal contratto con la sua squadra di appartenenza dopo un certo periodo di militanza. Prima dei 28 anni può avvenire lo svincolo dopo tre anni di presenza in quel club, periodo che scende a due anni con una età pari o maggiore invece. Fatto sta che ora Lookman e l’Atalanta sono finiti ad un braccio di ferro che ha visto anche gli ultras bergamaschi scaricare il giocatore, per una situazione che non fa bene a nessuno e che andrà risolta entro le prossime tre settimane, prima della scadenza del calciomercato estivo. E Lookman potrebbe finire fuori rosa se non dovesse in qualche modo sfruttare quanto stabilito dall’art. 17. Ed intanto occhio al Decreto Sport voluto dal Parlamento.
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