Quando andiamo al mare, applicare la crema solare è fondamentale, ma spesso queste inquinano l’acqua: ecco quelle sostenibili
Il mare, così come gli oceani, sono tra le cose più preziose del nostro pianeta in quanto producono il 50% dell’ossigeno. È davvero importante proteggerli, e per farlo dobbiamo partire dalle piccole cose, dalle abitudini più comuni. Non basta evitare di disperdere i rifiuti nell’ambiente e nel mare, questo dovrebbe essere palese e scontato. Dovremmo anche scegliere con cura i cosmetici che utilizziamo.

La crema solare, ad esempio, che è un must have in spiaggia, in quanto protegge la nostra pelle dal sole. Oltre alla nostra pelle, però, dovremmo proteggere anche il pianeta nel quale viviamo. Ed è per questo che la crema, così come altri cosmetici che usiamo, deve essere sostenibile, altrimenti va ad inquinare l’acqua, e di conseguenza mette in pericolo la biodiversità. Soprattutto quando facciamo il bagno, le creme solari rilasciano particelle non biodegradabili, quindi dannose. È quindi fondamentale scegliere una crema solare “ocean friendly” è diventato un gesto essenziale.
Inquinamento marino: gli ingredienti sotto accusa
Sempre più esperti chiedono trasparenza nella composizione dei prodotti cosmetici. Tra le sostanze più controverse:

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Oxybenzone: può alterare lo sviluppo di alcune specie marine.
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Homosalato: potenzialmente tossico per embrioni e larve acquatiche.
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Octocrylene: pericoloso per microrganismi marini e interferente endocrino nei pesci.
In più, molti di questi componenti possono causare anche irritazioni o allergie alla pelle, rendendoli dannosi non solo per il mare, ma anche per chi li utilizza.
La svolta: i solari che rispettano il mare
Fortunatamente, sempre più aziende cosmetiche stanno ripensando le loro formulazioni. La nuova parola d’ordine è biodegradabilità. I prodotti “ocean friendly” stanno diventando la scelta preferita da chi vuole prendersi cura della propria pelle senza compromettere l’ambiente.

Anche Eucerin ha deciso di agire concretamente: ha eliminato ingredienti controversi come homosalato e octocrylene, sostituendoli con sostanze più naturali come il Licocalcone A e l’Acido Glicirretinico, entrambi derivati dalla radice di liquirizia cinese. Questi principi attivi non solo proteggono la pelle dai danni del sole, ma non hanno impatti negativi sugli ecosistemi marini.
In più, le formule sono prive di microplastiche e gli imballaggi sono sempre più sostenibili e riciclabili, con l’obiettivo di ridurre l’uso della plastica monouso.
L’impegno concreto di Eucerin
Il rispetto per l’ambiente è una priorità per Eucerin. Già nel 2013, la casa madre Beiersdorf è stata tra le prime aziende a eliminare le microsfere in polietilene, sostituendole con alternative più ecologiche come particelle di cellulosa e cera di ricino.
Dal 2020 ha anche rimosso il nylon dalle sue formulazioni, puntando a prodotti sempre più puliti e sicuri. Le linee solari Eucerin, dalla Sun Protection a quella Oil Control fino a Pigment-Control, sono oggi più sostenibili che mai. Entro il 2026, l’obiettivo è ambizioso ma chiaro: usare solo ingredienti biodegradabili e rendere ogni formulazione davvero rispettosa dell’ambiente.





