‘Thoughts of crossing’: Galleria RossoCinabro

intorno a lei 2m

Annamaria Biagini ‘Intorno a lei 2’ pastello su carta

Dal 10 al 22 gennaio 2011 la Galleria RossoCinabro presenta ‘Thoughts of crossing’ Parliamo di pensieri veloci in un mondo che accelera, lasciati sulla tela o su un foglio, impressioni finite, immediate, gettate con tratti veloci e sicuri, e di tutti quei lavori su temi poi abbandonati che hanno avuto però un’importanza fondamentale nello sviluppo successivo della vostra ricerca artistica. Gli artisti nelle opere esposte hanno lasciato domande, spunti, riflessioni attorno a  temi che non sempre sono riusciti ad approfondire, ma che hanno lasciato  comunque un segno, tracciato un solco,  la via e sono diventati  elementi indispensabili per ognuno di loro nella ricerca che hanno intrapreso.

Opere di: Federica Allen Scott, Annamaria Biagini, Mario Leonardi, Cristina Madini, Claudio Sireci.

Federica Allen Scott (Londra 1961) Nasce a Londra da padre inglese e madre italiana, qui si diploma al Chelsea College of Art and Design. Ha vissuto e lavorato tra Londra e Roma.  Il suo lavoro nasce come pratica multidisciplinare, interessata ai più diversi linguaggi espressivi, con l’intento, in origine, di indagare il tema dell’identità da un punto di vista prevalentemente esistenziale, psicologico e filosofico. Di conseguenza, concetti come frammento, memoria e natura sono aspetti centrali del suo discorso, ma hanno  dato vita, di volta in volta, ad ulteriori suggestioni nella sua ricerca.

Le immagini  realistiche dialogano con intenzioni  indefinite, spesso diventano forme astratte più o meno connotate, così da oscillare tra comprensione ed astrazione, tra realtà e surrealtà in termini magrittiani.

Negli ultimi lavori, l’indagine sulla città, su cui Federica posa lo sguardo veloce, prendendone le energie lasciate come segno del passaggio umano, diventa nella scomposizione e frammentazione della realtà, lo spazio evocativo di sentimenti e memorie, vero  e proprio ‘ritratto dinamico’ di Roma. Vive e lavora a Roma.

Annamaria Biagini (Livorno 1960) Autrice fantastica  fino al midollo, intensamente conscia dei propri strumenti espressivi   Annamaria Biagini con  ‘Babudrus’  rappresenta  in modo geniale un mondo impossibile, un’architettura irreale, fantastica  che  incanta  e sconcerta  l’uomo affascinato dal surreale e, al tempo stesso, ne soddisfa il bisogno di ordine e di equilibrio. Traspaiono dall’opera e dalle invenzioni di questa artista i suoi molteplici interessi e le variegate fonti di ispirazione, si potrebbe citare il raffinatissimo Klee, Chagall, Kandinsky e la stessa Niki de Saint Phalle… L’opera della Biagini appartiene  dunque all’immaginario e fa  riemergere ricordi lontani, sensazioni, sogni, fiabe, racconti antichi ambientati in un mondo quasi metafisico che vive però di  realtà quotidiana. In ‘Babudrus’ c’è tutto il creato, tutta la natura terrena e celeste: alberi, fiori, foreste, stelle.  L’incanto  nasce proprio da questa atmosfera immaginifica, fiabesca e metafisica ottenuta attraverso la ‘conflagrazione’ di elementi del reale noti a tutti.

Mario Leonardi (Palermo 1965) Si laurea in architettura a Palermo nel 1991 ed esercita la professione nell’ambito della progettazione architettonica, urbanistica e design d’arredi; nel 2001 consegue l’abilitazione all’insegnamento di storia dell’arte e disegno. Dal  2006 si accosta alla pittura, realizzando il primo dipinto su tavola di legno. Partendo da una sperimentazione sugli elementi della natura e astraendoli con il colore e la  sua materia, la superficie delle tavole è riempita di colore piatto e bidimensionale, un’onda cromatica che tutto assimila, consentendo alla diffusione del flusso di vernice di creare un’immagine. I solchi, le scabrosità, gli strati, le tensioni che ne scaturiscono sono in contrasto con la ricerca della luce, della trasparenza, della quiete e contemporaneamente un’apertura verso il trascendente. I colori forti, spesso primari, sono stesi sulle tavole diventandone l’aspetto centrale, un’esplosione sulla loro libertà. La sperimentazione è sempre presente, accompagnata dalla contrapposizione dell’intero al frammento. Nell’’ultima serie di opere, intitolata “La Città e Oltre”, lo spazio urbano rappresenta un pretesto per indagare  l’animo umano, le sensazioni  che intercorrono con gli elementi  della natura e le loro metamorfosi. Contemporaneamente appare una costruzione dello spazio per masse e piani, utilizzando varie tipologie di rappresentazione.

Cristina Madini (Roma 1961) Dopo la laurea in Architettura si è occupata principalmente di pittura. Madini pittrice si nota in occasione di una mostra che inaugurava alla Biblioteca Ostiense nel giugno del 2003. In questa personale si leggeva con chiarezza quella frantumazione della memoria o dissoluzione dei ricordi, che diventerà poi una peculiarità costante; pittrice figurativa, ma dove la figurazione viene sottoposta a scomposizioni analitiche. Madini era già, nella memoria, una viaggiatrice, soprattutto verso i paesi d’oriente. Legge molti libri e in questo senso il suo immaginario è stimolato da diverse e complesse fantasticazioni che pulsano nelle sue tele, quasi un furore barocco, mediato da un’autonomia di natura surreale. Parallelamente alla sua carriera di pittrice si svolge quella di curatrice con  la mostra sul Dualismo nella la Biblioteca Elsa Morante in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma (2005). Nel 2006 Le stanze segrete collettiva esposta nelle Biblioteche Comunali di Roma Elsa Morante e Corviale. Importanti esperienze in Associazioni artistiche si sommano all’esperienza già maturata nell’Organizzazione di Eventi e Fiere. Attualmente sotto la sua direzione artistica ha preso vita dal 2008 un nuovo progetto espositivo con un ricco e variegato programma di mostre. Vive e lavora a Roma.

Claudio Sireci (Viterbo 1962) Pittore autodidatta ha la fortuna di incontrare il maestro Enzo Maria Mattioli. Frequenta il suo studio “Il Paradosso” come ragazzo di bottega. Qui studia, impara, ricerca. Nasce ed evolve un dialogo concreto tra loro che Claudio assorbirà nel tempo e del quale farà tesoro per la sua arte futura. Alcuni suoi lavori danno vita a sagome oniriche, rimandanti all’inconscio e quasi surreali: nei suoi paesaggi serali, sulle sue spiagge e anche sulle persone e gli oggetti, emerge una luce chiara e bella che rivive nella luna. C’è un alone di sogno, viaggio e volo che circonda l’opera impressa su carta e tela. Non rimane incollato ad una tecnica specifica. Anche se l’acrilico lo ha accompagnato negli anni nella sua ricerca della versatilità, utilizza altri materiali: matite, pastelli, carta, colla, iuta, sabbia. Vive e lavora a Viterbo.

RossoCinabro

Via Raffaele Cadorna, 28

00187 Roma

tel. 06 60658125

www.rossocinabro.com

rossocinabro@gmail.com

orario: da lunedì a venerdì 10:30 – 19:00

sabato 16:00 – 19:00

10 – 22 gennaio 2011

opening lunedì 10 gennaio ore 12:00

ingresso libero