“Lucente spirito” opere fotografiche ispirate dalla Natura dall’1 al 22 Dicebre

Dall’ 1 al 22 dicembre 2017 verrà presentata la mostra “Lucente Spirito” presso Officina Open il nuovo progetto culturale ed espositivo condiviso dall’Assessorato alla Cultura, dal Melo e dal Museo MAGA, nato dalla consuetudine alla collaborazione ed allo scambio di opportunità e competenze propria di Officina Contemporanea, la rete culturale urbana promossa dalla Fondazione Cariplo nel 2013.
Secondo appuntamento di questo stimolante e particolare percorso espositivo ed emozionale il progetto “Lucente Spirito” a cura di Ruggero Maggi costituito da una selezione di opere dal profondo contenuto spirituale e concettuale come “The Quest” vero e proprio work in progress di due artisti: Carla Bertola e Alberto Vitacchio protagonisti congelati nell’atto fotografico insieme con le pietre megalitiche, divenendo anch’essi elementi immobili e silenziosi del paesaggio e sottolineandone i mutamenti della luce, dell’oscurità e dello scorrere del tempo. Silenti performances che hanno costituito il tema centrale del loro progetto.
Il percorso di “Lucente Spirito” si articola in modo giocoso e fluttuante con le opere verbo-visive titolate “Fiabe al vento” di Marcello Diotallevi che traggono ispirazione direttamente dal vento della poesia e dalla naturale inclinazione dell’artista verso un’ironica interpretazione della realtà e della vita.Le evocative immagini fotografiche dal potente impatto emozionale di Anna Maria Di Ciommo che coniugano tecnica e lirico afflato spirituale che si crea nel momento in cui i Lama Tibetani realizzano in modo sapiente splendidi mandala di polvere dalla inevitabile impermanenza. Immagini che vengono sintetizzate in una frase di S.S. il Dalai Lama : “Ero intelligente e volevo cambiare il mondo. Ora sono saggio e sto cambiando me stesso”. Le opere-oggetto di Roberto Testori che nel loro biancore riflettono soluzioni concettuali ricche di significati spirituali e poetici. Poesia visiva che si alterna ad una sedimentata descrizione di tracce, di piccoli oggetti che ritrovano il loro spazio in una decontestualizzazione intelligente e raffinata, immersi in un risplendente mare bianco. Elementi il cui significato viene garbatamente ma senza indugi rimosso per lasciare il posto ad una nuova e più espressiva chiave dì lettura.