Le città del lavoro: trovare un impiego diventa più semplice

Si è svolta lo scorso 25 marzo a Somma Lombardo, la conferenza di presentazione del progetto “Le città del lavoro, rete di servizi per il lavoro dei Laghi”. L’iniziativa, promossa dai Servizi al Lavoro della città di Somma Lombardo, ha come obiettivo principale la consolidazione di una rete di enti pubblici locali che permettono un efficace scambio di domande e offerte di impiego, proponendo progetti di orientamento scolastico e supportando le aziende nella ricerca di personale qualificato.

Tutti gli enti correlati al progetto “Le città del Lavoro”  hanno iniziato concretamente la loro attività nella primavera del 2011 e sono ancora alla ricerca di un logo che identificherà il progetto nella campagne pubblicitarie. Per questo motivo è stato indetto un concorso per la creazione di un’immagine identificativa, aperto a gruppi composti da minimo tre a massimo cinque studenti con età compresa tra i quattordici e i diciannove anni, residenti nei comuni che prendono parte al progetto. I vincitori verranno premiati con un iPod Shuffle e con un audiolibro del catalogo “librivivi.com.”

L’iniziativa rientra in un progetto più ampio che prevede di affrontare le problematiche lavorative in un’ottica di dualismo pubblico (enti locali, scuole, università) e privato, promuovendo l’incontro  tra proposte e offerte di lavoro. Il settore pubblico si propone con questo piano  di erogare politiche occupazionali attive basate sulla riqualificazione, il reinserimento nel contesto lavorativo e garantendo, grazie alla stretta collaborazione con le aziende, maggiori opportunità di occupazione. La situazione attuale prevede  che oltre ai tradizionali servizi per l’Impiego anche i Comuni, le Camere di Commercio, le scuole superiori sia pubbliche che private possano svolgerà un’attività di interconnessione tra aziende e lavoratori, favorendo la collaborazione tra i vari enti e permettendo la creazione di nuovi occasione di lavoro rivolte soprattutto ai giovani, ai disabili, agli immigrati e alla fasce più deboli della popolazione. In particolare gli enti locali preposti si occuperanno non solo di mediare le richieste e le offerte di impiego ma anche della promozione dei servizi di orientamento, formazione e inserimento nel mercato del lavoro, della ricerca di personale qualificato in base alle richieste delle aziende. Favoriranno inoltre la collaborazione con agenzie private e saranno il punto di snodo tra enti di formazione, associazioni di categorie e aziende.

Il progetto non si rivolge solo ai disoccupati ma anche ai giovani che abbiano compiuto i diciotto anni, a coloro i quali stanno cercando un impiego da più di un anno, alle donne che dopo la maternità vogliono reinserirsi nel mondo  del lavoro e a tutti gli appartenenti alle categorie protette. Per ora hanno aderito al programma i comuni di Besozzo, Cuveglio, Ferno, Golasecca, Gavirate, Ispra, Lonate Pozzolo, Marchirolo, Sesto Calende, Travedona Monate, Varese, Vergiate che si avvarranno di vari strumenti come protocolli, convenzioni, accordi, banche dati e portali sul web ma anche di seminari, forum di discussione e workshop per diffondere una nuova cultura del mondo del lavoro aperto, dinamico e interrelazione.

I dati  che emergono da una recente ricerca a cura di Formaper e Isfol evidenziano la gravità della disoccupazione giovanile sul nostro territorio: il 24, 9% dei giovani non ha un impiego, un giovane su cinque ( per una percentuale pari al 21,2%, ndr) non studia e non lavora, mentre il 51,9% dei giovani ha contratti a tempo determinato. Anche i laureati hanno  meno possibilità di lavoro rispetto alla media europea, mentre nella provincia di Varese più di 10.000 persone sono a rischi di disoccupazione. Tra i giovani i lavoratori precari sono circa l’80%  e quattro giovani su cinque guadagnano meno di 1.000 euro al mese.

Alla luce di questi dati, è importante l’attuazione, che con il progetto “Le città del Lavoro”, diventerà sempre più concreta, della legge  regionale numero 22 del 2006  che promuove misure di sostegno a tutte le imprese che incrementano l’occupazione sul territorio regionale e alle nuove attività imprenditoriali intraprese da donne, giovani o soggetti svantaggiati. Questa legge mira anche a  aumentare le opportunità di occupazione, favorendo la mobilità geografica dei lavoratori e la qualificazione delle competenze professionali. La legge regionale  promuove inoltre il potenziamento di un sistema di orientamento al lavoro e alla formazione  professionale, favorendo lo sviluppo delle risorse umane  e la creazioni di pari opportunità.

Tutte le informazioni si trovano sul sito www.lecittadellavoro.it .

Erica Besoli

holly29@hotmail.it