Da novembre otto nuovi docenti in cattedra alla Scuola di Medicina dell’Università dell’Insubria

Otto nuovi docenti sono in arrivo a novembre alla Scuola di Medicina dell’Università dell’Insubria: l’Ateneo investe, grazie all’aumento delle risorse a disposizione per acquisire personale. Diventano professori associati: Luca Cabrini per Anestesia e rianimazione, Marco Paolo Donadini per Medicina interna, Gabriele Piffaretti per Chirurgia vascolare, Massimo Venturini per Radiologia, Fabio Angeli e Annalisa Carlucci per Malattie dell’apparato cardio-vascolare e malattie dell’apparato respiratorio. Ci sono anche due nuovi ricercatori, tra cui Federico Fontana per Radiologia e una nomina in via di definizione per la disciplina di Chirurgia generale.

✤ Fabio Angeli si è laureato e poi specializzato in Cardiologia e Malattie dell’apparato cardiovascolare all’Università degli Studi di Perugia e ha svolto la sua attività nell’Azienda ospedaliero-universitaria di Perugia. Si è occupato di cardiologia preventiva, ipertensione arteriosa, fibrillazione atriale, scompenso cardiaco e sindromi coronariche acute. È tra i primi studiosi sull’ipertensione negli ultimi 10 anni e tra i Top Italian Scientist della Via Academy.


✤ Luca Cabrini ha compiuto i suoi studi all’Università Statale di Milano e ha sempre lavorato all’Ospedale San Raffaele fino a ricoprire il ruolo di responsabile della Terapia Intensiva Generale. Si è occupato in particolare del paziente critico in Terapia Intensiva e Pronto Soccorso, di teamwork e sicurezza in ambito anestesiologico e rianimatorio, di umanizzazione delle cure in Terapia Intensiva.


✤ Annalisa Carlucci si è laureata e poi specializzata in Malattie dell’apparato respiratorio all’Università del Sacro Cuore di Roma. Esercita alla Fondazione Maugeri di Tradate. Ha lavorato all’Hopital Henri Mondor-Creteil di Parigi, dove ha svolto anche attività di ricerca clinica sulla Ventilazione meccanica.


✤ Marco Paolo Donadini si è laureato e poi specializzato in Medicina Interna all’Insubria e ha, tra l’altro, partecipato a un master in Canada nel campo del tromboembolismo venoso e delle terapie antitrombotiche. Nel 2015 ha ottenuto il dottorato in Farmacologia Clinica e Sperimentale all’Insubria. Di recente ha vinto un finanziamento di 450mila euro del Ministero della Salute per un progetto di ricerca.


✤ Gabriele Piffaretti si è laureato in Medicina e poi specializzato in Chirurgia Generale all’Insubria. Dal 2009 lavora nel reparto di Chirurgia Vascolare dell’Ospedale di Circolo di Varese. È principal Investigator di 4 studi multicentrici mondiali in ambito chirurgico vascolare ed endovascolare e coinvestigator in altri sedici.


✤ Massimo Venturini si è laureato all’Università degli Studi di Milano. Dal 2006 professore a contratto all’Università Vita-Salute San Raffaele, è stato nel 2014 consigliere della Società italiana di Radiologia medica per Regione Lombardia. Nel 2019 è stato uno dei due delegati italiani per la Radiologia interventistica dello Uems (Unione medici specialisti europei). È appena stato nominato direttore della Radiologia dell’Ospedale di Circolo.


I nuovi docenti eserciteranno la loro attività clinica in convenzione all’Ospedale di Circolo di Varese e due (Carlucci e Angeli) alla Fondazione Salvatore Maugeri di Tradate, come previsto dalla legge Gelmini del 2010.
Soddisfatto il rettore dell’ateneo Angelo Tagliabue: “L’Insubria mette nuove competenze e risorse a disposizione degli ospedali del territorio, con cui condivide l’obbiettivo primario della salute dei cittadini. Per un medico che sia anche docente il rapporto diretto con il malato è fondamentale, così come sono fondamentali la ricerca e il confronto accademico affinché la scienza di Ippocrate possa guardare al futuro”. Giulio Carcano, presidente della Scuola di Medicina dell’Insubria: “Queste nomine si realizzano grazie all’impegno dell’ateneo e del rettore, che hanno scelto di convogliare su Medicina parte delle risorse a disposizione. Inoltre era necessario un intervento costruttivo e innovativo, a fronte del fatto che alcuni docenti sono andati in quiescenza e dovevano essere rinnovati. Così oggi l’Insubria acquista risorse importanti e competenti, sia dal punto di vista accademico sia dal punto di vista clinico, a favore della formazione degli studenti e della salute dei cittadini”.